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La pressoterapia e la cavitazione sono due trattamenti per combattere la cellulite. Entrambi non invasivi, consentono in poche sedute di migliorare l’aspetto delle zone trattate, ridurre gli inestetismi e riattivare il metabolismo cellulare drenando i liquidi in eccesso.

La pressoterapia in particolare ha lo scopo di drenare il liquido linfatico dalla periferia al centro del corpo, rimettendolo in circolo per evitare che si accumuli. Inoltre aiuta a migliorare la circolazione sanguigna e migliora l’ossigenazione dei tessuti.

Il drenaggio avviene grazie all’azione di una serie di gambali che si gonfiano e si sgonfiano in modo da spingere i liquidi in determinate direzioni, con lo scopo di ridurre gli accumuli che si formano soprattutto sugli arti inferiori. Il meccanismo della pressoterapia è identico a quello del massaggio linfodrenante manuale che fanno gli operatori specializzati, solo che in questo caso è la macchina a produrre la pressione che movimenta i liquidi.

La cavitazione invece sfrutta gli ultrasuoni a bassa frequenza per distruggere gli adipociti, cioè le cellule che contengono il grasso che poi viene smaltito dal sistema linfatico ed espulso con le urine. Da un punto di vista dell’intervento sulla cellulite la cavitazione è sicuramente un metodo molto più efficace e “invasivo” rispetto alla pressoterapia, anche se non è per niente doloroso né fastidioso. Abbinata ai massaggi linfodrenanti, la cavitazione è un trattamento che dà risultati molto visibili già a partire dalle prime sedute e già dopo tre sedute comincia a dare evidenti modificazioni delle zone trattate. Generalmente la cavitazione è più efficace della pressoterapia, e anche il suo costo è leggermente superiore, e ne esistono due tipi: la cavitazione estetica (meno efficace perché usa una frequenza al di sopra degli 80 kHz) che può essere effettuata da un’estetista, e la cavitazione medica con frequenze più basse che può essere effettuata per legge solo dai medici.

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